Impianti di climatizzazione
RIPARAZIONE E RICARICHE DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
Da noi potrete trovare personale esperto e competente nella ricarica e nella riparazione di impianti di climatizzazione, perché l'Autofficina F.lli Casoni ha ottenuto la certificazione (obbligatoria per tutti coloro che effettuano ricariche del climatizzatore) al recupero dei gas fluorurati,e quindi può operare in tutto il campo della climatizzazione a 360°.
COSA DICE LA LEGGE
Il 2 Aprile 2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DPR 43/2012 riguardante l’attuazione del regolamento Europeo CE 842/2006 con lo scopo di ridurre le emissioni di taluni Gas Fluorurati ad effetto serra (F-gas), adempiendo agli obblighi del protocollo di Kyoto. Nel campo Automotive, il DPR 43/2012 prevede che LE PERSONE ADDETTE AL RECUPERO DI GAS FLUORURATI ad effetto serra dagli impianti di condizionamento d’aria dei veicoli a motore che rientrano nel campo di applicazione nella direttiva 2006/40/CE, DEVONO OTTENERE UN ATTESTATO rilasciato da un organismo di attestazione certificato.
COME MANTENERE AL MEGLIO IL VOSTRO IMPIANTO
La manutenzione di un moderno climatizzatore automobilistico (e per moderno intendiamo gli impianti da una decina d'anni a questa parte), non è particolarmente complessa. Ad esclusione di particolari difetti di progettazione - come in alcuni casi anche recenti - è sufficiente per mantenere il climatizzatore in forma, usarlo di frequente (almeno per qualche minuto ogni settimana) anche in inverno, ed avere l'accortezza, soprattutto nelle giornate più umide e alla fine di un lungo percorso, di lasciar "svanire" l'umidità condensatasi sul filtro dell'evaporatore, disattivando il compressore, lasciando attiva la sola ventilazione per qualche minuto. In questo modo si limiterà la formazione di muffe nei condotti, che sono poi la causa di cattivi odori e, a volte di reazioni allergiche. Bisogna poi ricordarsi di sostituire il filtro antipolline alle cadenze prescritte e, almeno ogni due - tre anni, far effettuare da un'officina il lavaggio dei condotti della ventilazione e la ricarica del climatizzatore che prevede lo svuotamento dell'impianto dall'umidita, la sostituzione dell'olio del compressore. Con queste semplici mosse saremo in grado di migliorare la qualità della vita a bordo, di ridurre i fastidi e, magari, di far fruttare i soldini che abbiamo sborsato per quello scenografico clima automatico bi-zona che ci fa dannare. Ricordando che l'uso improprio del climatizzatore significa spreco di energia e quindi di carburante, evitiamo di utilizzarlo per tragitti brevissimi: accendere il climatizzatore per un tempo inferiore ai quindici minuti, magari a bassa velocità, praticamente non ha utilità ed è meglio, in questi casi, ritornare al passato e abbassare il finestrino.
COSA DICE LA LEGGE
Il 2 Aprile 2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DPR 43/2012 riguardante l’attuazione del regolamento Europeo CE 842/2006 con lo scopo di ridurre le emissioni di taluni Gas Fluorurati ad effetto serra (F-gas), adempiendo agli obblighi del protocollo di Kyoto. Nel campo Automotive, il DPR 43/2012 prevede che LE PERSONE ADDETTE AL RECUPERO DI GAS FLUORURATI ad effetto serra dagli impianti di condizionamento d’aria dei veicoli a motore che rientrano nel campo di applicazione nella direttiva 2006/40/CE, DEVONO OTTENERE UN ATTESTATO rilasciato da un organismo di attestazione certificato.
COME MANTENERE AL MEGLIO IL VOSTRO IMPIANTO
La manutenzione di un moderno climatizzatore automobilistico (e per moderno intendiamo gli impianti da una decina d'anni a questa parte), non è particolarmente complessa. Ad esclusione di particolari difetti di progettazione - come in alcuni casi anche recenti - è sufficiente per mantenere il climatizzatore in forma, usarlo di frequente (almeno per qualche minuto ogni settimana) anche in inverno, ed avere l'accortezza, soprattutto nelle giornate più umide e alla fine di un lungo percorso, di lasciar "svanire" l'umidità condensatasi sul filtro dell'evaporatore, disattivando il compressore, lasciando attiva la sola ventilazione per qualche minuto. In questo modo si limiterà la formazione di muffe nei condotti, che sono poi la causa di cattivi odori e, a volte di reazioni allergiche. Bisogna poi ricordarsi di sostituire il filtro antipolline alle cadenze prescritte e, almeno ogni due - tre anni, far effettuare da un'officina il lavaggio dei condotti della ventilazione e la ricarica del climatizzatore che prevede lo svuotamento dell'impianto dall'umidita, la sostituzione dell'olio del compressore. Con queste semplici mosse saremo in grado di migliorare la qualità della vita a bordo, di ridurre i fastidi e, magari, di far fruttare i soldini che abbiamo sborsato per quello scenografico clima automatico bi-zona che ci fa dannare. Ricordando che l'uso improprio del climatizzatore significa spreco di energia e quindi di carburante, evitiamo di utilizzarlo per tragitti brevissimi: accendere il climatizzatore per un tempo inferiore ai quindici minuti, magari a bassa velocità, praticamente non ha utilità ed è meglio, in questi casi, ritornare al passato e abbassare il finestrino.